«Arriveremo a costruire macchine capaci di
spingere grandi navi a velocità più forti che un'intera schiera di rematori e
bisognose soltanto di un pilota che le diriga. Arriveremo a imprimere ai carri
incredibili velocità senza l'aiuto di alcun animale. Arriveremo a costruire
macchine alate, capaci di sollevarsi nell'aria come gli uccelli»
(Ruggero Bacone, De secretis operibus artis et
naturae IV)
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Roger Bacon |
Nelle parole di Ruggero Bacone (in inglese
Roger Bacon o Bachon), frate francescano, filosofo della Scolastica, scienziato
(considerato uno dei rifondatori del metodo scientifico), teologo ed alchimista
inglese, oltre alla visione profetica, si può scorgere un pensiero scientifico basato
sull’idea di un progresso pressoché illimitato grazie a cui gli uomini possono
realizzarsi anche spiritualmente.
Il filosofo immagina, perciò, una scienza al
servizio della pratica in cui tutte le conoscenze, anche quelle di origine
occulta, possono contribuire al progredire della società cristiana.
"Il fine prossimo delle cose naturali sono le opere artificiali, ma il fine ultimo è la beatitudine futura: poiché il fine delle opere artificiali è la virtù e il fine della virtù è la beatitudine futura, non solo secondo la fede, ma anche secondo la filosofia, come Aristotele, Avicenna e altri affermano".
“L'arte porta a perfezione la natura, la virtù
porta a perfezione l'arte, la felicità porta a perfezione la virtù."
Secondo il pensiero baconiano, quindi, il superamento
della natura è una condizione necessaria e sufficiente per l'uomo per
raggiungere la felicità futura.
Tuttavia, soprattutto nel mondo odierno, possiamo osservare che la manipolazione eccessiva della natura a servizio delle
attività umane non è la risposta a tutte le esigenze; la scienza, nonostante le
sue incredibili potenzialità, non può garantire una crescita umana illimitata:
esistono dei limiti allo sviluppo.
Approfondimenti:
(i link ad ulteriori riferimenti e/o approfondimenti sono presenti all'interno del testo)
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