La malattia da coronavirus, come molte altre
infezioni delle vie respiratorie, si trasmette principalmente per via aerea, attraverso
le goccioline (droplet) che vengono prodotte e diffuse nell’ambiente quando
parliamo, tossiamo o starnutiamo. Se queste goccioline vengono a contatto con
le mucose di una persona (per esempio quelle della bocca, degli occhi o del
naso), direttamente o perché trasportate dalle mani, il virus può introdursi
nell’organismo e causare la malattia.
Gli studi hanno dimostrato che le goccioline non
rimangono sospese nell’aria per molto tempo e sono in grado di percorrere una
distanza breve; infatti, la trasmissione diretta da persona a persona avviene
prevalentemente se la distanza tra i due soggetti è inferiore a 1 metro.
Da questa modalità di contagio è derivata la
necessità di un distanziamento dalle altre persone di almeno un metro e di un utilizzo
di mascherine e guanti quando ci si reca al di fuori della propria abitazione.
L’approvvigionamento di mascherine è uno dei
tanti argomenti di dibattito in voga nel nostro paese per i problemi di distribuzione
di questo materiale, legati al prezzo, alla quantità, alle numerose truffe e all’etica:
è moralmente ed economicamente corretto far pagare alle persone un bene quasi
necessario per la loro salute e sopravvivenza?
Sitografia:
Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri
(i link ad ulteriori riferimenti e/o approfondimenti sono presenti all'interno del testo)
Nessun commento:
Posta un commento