martedì 2 giugno 2020

Gustave Eiffel e la sua torre - STEP#16

Qual è uno degli edifici più amati e visitati al mondo, simbolo della fioritura della cosiddetta “architettura degli ingegneri”, alto circa 300 metri ed in grado di sopportare venti che soffiano a più di 200 km/h?  La risposta credo, ma soprattutto spero, sia scontata: sto parlando della famosissima Tour Eiffel.

Gustave Eiffel e la sua torre

La progettazione fu iniziata da Maurice Koechlin e Émile Nouguier, che aderirono con entusiasmo all’idea del governo francese di inaugurare l’Esposizione Universale del 1889 con un’opera architettonica maestosa.
I due ingegneri facevano parte della Compagnie des Établissements Eiffel, una ditta gestita da Gustave Eiffel, uno dei protagonisti della seconda rivoluzione industriale che portò all’affermazione della figura dell’ingegnere, dotato di una formazione tecnica più solida rispetto a quella artistica degli architetti.
Eiffel, intuita la genialità dell’idea dei suoi collaboratori, si avvalse dell’aiuto di Stephen Sauvestre, ingegnere capo del dipartimento di architettura della sua società, per perfezionare ed ultimare il progetto.


La struttura della torre è costituita da una base quadrata da cui si innalzano quattro pilastri che, infine, confluiscono in un'unica colonna che diventa sempre più sottile; le misure della costruzione furono esagerate appositamente da Eiffel che, non sicuro della precisione dei suoi calcoli, doveva evitare che il vento creasse forti oscillazioni e il conseguente crollo dell’opera.
Essa, infatti, presenta una forma aerodinamica con 7.300 tonnellate di ferro assemblate in una costruzione reticolare: i diciottomila pezzi metallici non erano costituiti da travi massicce ma da barre scanalate per resistere alla velocità dell’aria.
Tempo impiegato per la costruzione della torre

Nel 2004 Patrick Weidman e Iosif Pinelis, due ricercatori statunitensi, hanno pubblicato l’articolo "Model Equations forthe Eiffel Tower: Historical Perspective and a New Equation", in cui hanno approfondito gli studi svolti da Gustave Eiffel.
Essi hanno trovato un’equazione che spiega la relazione tra la forma della Tour Eiffel e l’azione del vento: 

“While events of the French Revolution are captured by Charles Dickens in his poignant novel A Tale of Two Cities, the centennial of the French Revolution is commemorated by Eiffel’s graceful tower, the skyline profile of which is A Tail of Two Exponentials.”





La torre, nonostante oggi sia molto amata, inizialmente fu aspramente critica e non voluta da moltissimi cittadini, tra cui diversi intellettuali che tentarono di bloccare la costruzione. Nella lettera, firmata dai pittori Ernest Meissonier e William-Adolphe Bouguereau, l'architetto Charles Garnier, gli scrittori Guy de Maupassant e Alexandre Dumas (figlio) e decine di altri nomi altrettanto importanti, si leggeva:









«Noi scrittori, pittori, scultori e architetti, a nome del buon gusto e di questa minaccia alla storia francese, veniamo a esprimere la nostra profonda indignazione perché nel cuore della nostra capitale si debba innalzare questa superflua e mostruosa Torre Eiffel, che lo spirito ironico dell'anima popolare, ispirata da un sano buon senso e da un principio di giustizia, ha già battezzato la Torre di Babele. La città di Parigi si assocerà veramente alle esaltate affaristiche fantasticherie di una costruzione meccanica - o di un costruttore - disonorandosi e degradandosi per sempre? [...] La Torre Eiffel, che neppure l'America, con la sua anima commerciale, ha l'audacia di immaginare, senz'alcun dubbio è il disonore di Parigi. Tutti lo sentono, tutti lo dicono, tutti ne sono profondamente rattristati, e noi non siamo che la debole eco di un'opinione pubblica profondamente e giustamente costernata. Quando gli stranieri visiteranno la nostra Esposizione protesteranno energicamente: "È dunque questo l'orrore che hanno creato i francesi per darci un'idea del loro gusto tanto magnificato?". [...] E per i prossimi vent'anni vedremo stagliarsi sulla città, ancora vibrante dell'ingegno dei secoli passati, vedremo stagliarsi come una macchia d'inchiostro l'odiosa ombra dell'odiosa colonna di metallo imbullonato»

La costruzione, successivamente, ha incontrato nuovamente la letteratura nel racconto di Dino Buzzati, "La Torre Eiffel", contenuto nella raccolta "La boutique del mistero".

In esso lo scrittore, considerato uno dei più grandi autori di romanzi fantastici del Novecento italiano, racconta che gli operai dediti alla costruzione dell’edificio si erano spinti ben oltre i 300 metri che possiamo osservare oggi:

“La costruzione non sarebbe finita mai e per la perpetuità dei tempi la Torre Eiffel avrebbe continuato a crescere in direzione del cielo, sopravanzando le nubi, le tempeste, i picchi del Gaurisangar. Fin che Dio ci avesse dato forza, noi avremmo continuato a bullonare le travi di acciaio una sopra l'altra, sempre più in su, e dopo di noi avrebbero continuato i nostri figli, e nessuno della piatta città di Parigi avrebbe saputo, lo squallido mondo non avrebbe capito mai.”

Tuttavia, i lavoratori furono costretti a fermarsi e il loro lavoro aggiuntivo venne distrutto:

“Disfecero il poema da noi elevato al cielo, amputarono la guglia a trecento metri d'altezza, ci piantarono sopra il cappelluccio che ancora adesso vedete, miserabile. La nube che ci nascondeva non esiste più, per questa nube anzi faranno un processo alle Assise della Senna. L'aborto di torre è stato tutto verniciato di grigio, ne pendono lunghe bandiere che sventolano al sole, oggi è il giorno dell'inaugurazione.”

Torre di Babele

Il racconto, oltre a definire un parallelismo con la Torre di Babele, costruita, secondo il racconto biblico, sul fiume Eufrate nel Sennaar (in Mesopotamia) con l'intenzione di arrivare al cielo e dunque a Dio (Genesi 11, 1-9), fa riflettere sul tempo sprecato durante la giovinezza in pretese inutili.
Infatti, nella conclusione de "La Torre Eiffel", Buzzati scrive:
Ah, giovinezza

Approfondimenti:

(i link ad ulteriori riferimenti e/o approfondimenti sono presenti all'interno del testo)

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari