lunedì 13 aprile 2020

Dagli "dèi" antichi a quelli odierni- STEP #04


L’uomo è da sempre alla ricerca di una spiegazione degli avvenimenti naturali che lo circondano e, inizialmente, egli ha cercato di rispondere ai suoi interrogativi creando miti, ovvero narrazioni relative principalmente alle origini del mondo, dei fenomeni atmosferici e delle creature. 
I miti, solitamente, presentano, come protagonisti, divinità, eroi ed esseri sovrannaturali.

Eolo, rappresentato come 
personificazione del vento
Non esiste una cultura priva di mitologia ma sicuramente le più conosciute sono quella romana e quella greca ed in queste la divinità legata all’aria è Eolo

Sulla sua figura non esiste un pensiero unanime da parte dei mitografi: nell’Odissea , egli è il re dei venti che consegna a Ulisse l’otre contenente, appunto, tutti i venti, escluso quello per tornare a casa. Nella famosa prosecuzione della storia il recipiente viene aperto, in prossimità di Itaca, dai compagni di Ulisse, illusi di poter trovare oggetti preziosi; quest’azione provoca la liberazione dei venti che creano una tempesta e il conseguente ritorno all’isola di Eolo, il quale si rifiuta di aiutarli di nuovo. 









Secondo alcuni studiosi, come Diodoro Siculo, Eolo, invece, è un semplice essere umano, la cui fama di avere il potere di controllare i venti, non è altro che la sua abilità nell'uso delle vele e la sua capacità di prevedere la direzione del vento, senza mai sbagliare grazie all'osservazione del fumo dei vulcani delle isole Eolie.

Nella mitologia azteca il dio del vento è Ehēcatl, il cui respiro muoveva il sole ed allontanava la pioggia. Egli si innamorò di una umana, di nome Mayahuel e donò all'umanità la capacità di amare per poter essere ricambiato.

Nella mitologia cinese, invece, il dio del vento è Fei Lian (o Feng Bo), detto anche “Conte del Vento”, il quale teneva l’aria in una pelle di capra e la utilizzava per creare problemi.

Nella religione dell'antico Egitto, il dio primordiale, personificazione dell'aria, dell'atmosfera e del vento è Shu. Egli rappresenta anche il soffio vitale ed è il dio della luce che ruppe le tenebre primordiali e divise suo figlio Geb, la terra, da sua figlia Nut, il cielo, creando così il mondo.



Infine, la divinità giapponese del vento è Fūjinuna delle più antiche dello Shintoismo, che protegge i cieli da suo fratello Raijin, dio dei fulmini e dei tuoni.







Da appassionato di fumetti, se penso all’aria e ad una sorta di “divinità moderna”, non può non venirmi in mente Superman, che sfreccia in cielo. Egli è considerato il primo supereroe della storia: venne creato da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933 e successivamente venne pubblicato dalla DC Comics a partire dal 1938 (Action Comics #1).

Superman è un alieno di nome Kal-El, inviato sulla Terra dal padre, prima dell’esplosione del pianeta di origine, Krypton. Sul nostro pianeta egli viene trovato e cresciuto da una famiglia amorevole che lo chiama Clark Kent
Il fumetto presenta molti spunti filosofici, morali e religiosi: Clark può essere considerato un migrante, cerca continuamente di evitare la violenza e non uccide i suoi nemici.
Inoltre, l’eroe ha poteri sovraumani che lo rendono quasi invincibile (può essere scalfito solamente utilizzando la Kryptonite) e, quindi, una sorta di divinità agli occhi di molti terrestri; infatti, la sua figura presenta diverse similitudini con il Dio della religione cristiana: entrambi vengono dal cielo, lottano per il bene dell’umanità ed infine, sono costretti a sacrificarsi per poi risorgere.

Una delle scene più emozionati del fumetto
(foto che ho personalmente scattato dall'opera)


Una delle letture che mi ha più colpito è sicuramente "Che cosa è successo all’uomo del domani?", pubblicata nel 1986, scritta da Alan Moore, disegnata da Curt Swan e inchiostrata da George Pérez e Kurt Schaffenberger.

Il fumetto presenta l’ultimo capitolo della vita di Superman e, di conseguenza, l’ultima possibilità di chiudere i conti con nemici ed amici e, in particolare, di rivedere e salutare chi ha reso importante la sua vita. 

L'opera è un tributo all’uomo d’acciaio e all’influenza che ha avuto nel suo e nel nostro mondo.



Sitografia:

(i link ad ulteriori riferimenti e/o approfondimenti sono presenti all'interno del testo)

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