Pensando all'aria e all'inquinamento trattato nel post
precedente, mi è tornato alla memoria un libro letto qualche anno fa e che mi
ha piacevolmente colpito: La nuvola di smog.
Esso è un racconto di Italo Calvino, pubblicato nel 1958, nella rivista “Nuovi argomenti”; il protagonista delle vicende narrate è un
giornalista che si trasferisce in una metropoli per lavorare come redattore della
testata “La purificazione”, organo dell’Ente per la Purificazione
dell’Atmosfera Urbana dei Centri Industriali (EPAUCI), il cui presidente è, paradossalmente, a capo anche dell'impresa che inquina maggiormente la città.
Il giornalista vive una vita monotona tra l’ufficio e la casa che ogni giorno trova impolverata a causa dello smog; a volte, la sua esistenza viene movimentata dall’arrivo della sua ragazza, Claudia, donna bellissima e di successo. Durante uno di questi incontri il protagonista porta la donna amata in collina, dove si accorge della presenza di una strana “ombra di sporco” che domina il cielo sopra le fabbriche e i palazzi.
Essa è la cosiddetta nuvola di smog, simbolo del male di
vivere e del problema ambientale che incombe sempre più nella nostra società; l’individuo
può decidere di affrontarlo, come cerca di fare il giornalista o può seguire la
via più semplice, ovvero ignorare la gravità della situazione ed imparare a conviverci.
![]() |
La nuvola di smog |
L’indifferenza della popolazione è, quindi, la principale
causa dell’inquinamento che opprime il protagonista, il cui pensiero, alla fine
del racconto, si trova tra la speranza di poter vivere in luoghi verdi e sani
nel futuro e l’impossibilità di raggiungere la salvezza. Per questo motivo nella
scena finale, mentre passeggia nella campagna fuori dalla città, egli cerca
delle immagini ricche di serenità e pulizia da tenere a mente quando tornerà nella
sporca metropoli.
“Non era molto, ma a me che non cercavo altro che immagini
da tenere negli occhi, forse bastava”.
(i link a riferimenti e/o approfondimenti sono presenti all'interno del testo)
Nessun commento:
Posta un commento