Episodio 1: Un risveglio insolito
Luca sta tornando a casa mentre si gusta la sua
merendina la cui confezione, una volta finito di mangiare, viene gettata a
terra dal ragazzo.
Successivamente, egli arriva a destinazione: è
notte fonda, si cambia, si lava i denti lasciando scorrere l’acqua del
rubinetto fino a quando, concluso ciò che stava facendo, si dirige verso il
letto e si sdraia. A questo punto, attacca il caricabatterie del cellulare alla
presa e, nonostante l’ora, decide di scambiare ancora qualche messaggio con la
fidanzata ma, stremato dalla giornata, si addormenta con la luce accesa e senza
aver collegato il dispositivo al caricatore.
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La metamorfosi |
La mattina seguente Luca si sveglia e, ad una
prima occhiata, il soffitto gli pare diverso: è il cielo. Il giovane, stupito,
pensa ad uno scherzo del fratello che più volte l’aveva fatto svegliare in
giardino. Tuttavia, questa volta, qualcosa è strano: si sente piccolo e non
riesce ad usare le mani come appoggio per alzarsi dal terreno. Il problema è
che le mani non ci sono proprio più e sono state sostituite da piume. Piume?
Sì, Luca non si è svegliato da essere umano: egli ha avuto una metamorfosi che
l’ha tramutato in un gabbiano.
Episodio 2: Vita da uccello
Luca inizia a riflettere sulla veridicità dello
strano risveglio: nella vita reale queste cose non accadono e, perciò, deve per
forza essere un sogno che il ragazzo può utilizzare per divertirsi.
La vita da
uccello, però, non è tutta rose e fiori ed un primo assaggio di questa certezza
gli viene offerto dal suo gatto, che cerca di afferrarlo ma, fortunatamente, Luca
riesce ad alzarsi in aria di diversi centimetri sfuggendo all’agguato. Egli ha
problemi con il volo, non riesce a controllarlo, è agitato e la mente è ricca
di pensieri e timori; essa è troppo pesante per permettere di spiccare il volo
e il gabbiano deve cercare di liberarsi dalle sue ansie, se vuole salvarsi. A
questo punto, una zampa del nemico riesce a colpire il volatile-umano che,
inaspettatamente, prova dolore, in un sogno. L’istinto di sopravvivenza o forse
il sorgere di una paura ancora più grande rispetto alle precedenti, causata dalla
consapevolezza di aver provato un male fisico estremamente reale, permette a
Luca di librarsi in cielo.
Lo sforzo fisico e mentale sembra aver
richiesto più energie del previsto e il gabbiano deve cercare al più presto una
fonte di energia se vuole continuare a librarsi in cielo. Allora Luca decide
che la sua destinazione sarà il mare dove potrà trovare pesci in abbondanza.
Durante il tragitto, egli decide di scendere in
città per vedere la sua ragazza o i suoi amici, da un punto di vista diverso,
ed inizia dal campetto in cui si ritrova solitamente con questi ultimi: essi
sono proprio nel luogo che aveva previsto, impegnati nella solita partita della
domenica. L’uccello decide, perciò, di osservare più da vicino i risultati che
sta ottenendo la sua squadra ma, ben presto, un oggetto a gran velocità gli
sfiora l’ala destra: uno dei ragazzi ha cercato di colpirlo con la palla per
cacciarlo e, allo stesso tempo, ride con i suoi compagni per il gesto appena
compiuto.
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L'azione sconvolgente |
Luca, sbalordito, si interroga sulla follia degli amici, che hanno
cercato di uccidere un loro compagno ma, egli non ha forme umane, è un uccello:
quindi, la vita di un animale, per l’uomo, non possiede la stessa importanza di
un qualsiasi altro essere vivente?
Il ragazzo si chiede se anche lui l’avrebbe
fatto e dopotutto, l’uomo, che non è in grado di portare rispetto ai suoi
simili, sarà mai capace di non prendersi gioco della vita di tutti gli altri
esseri viventi?
Luca, non si era mai posto i precedenti quesiti e non aveva mai
riflettuto sulle conseguenze delle sue azioni, fino a quando non si è ritrovato
ad essere la vittima di questi comportamenti di superiorità e disinteresse verso
ciò che sembra essere inferiore o di poca importanza per se stessi.
Egli si ritrova a dir poco confuso ed il fastidio
che sente è amplificato a dismisura dai rumori assordanti e continui della
città: si tratta forse dell’inquinamento acustico di cui aveva sentito parlare
a scuola?
Episodio 3: Sogno o realtà?
Il volo del gabbiano, di nome Luca, prosegue
attraverso i fumi nocivi provenienti dalla città che limitano la sua capacità
respiratoria e motoria.
Dall’alto riesce a rendersi conto, per la prima volta, dell’enorme
quantità di auto che ogni minuto solca le strade contribuendo ad accrescere in
maniera esponenziale l’inquinamento. Egli si chiede se sia così complicato per
l’uomo utilizzare le proprie gambe, una bicicletta, mezzi sostenibili o al
massimo quelli pubblici, quando non è necessario guidare il proprio veicolo, e
concorrere, così, al miglioramento delle condizioni atmosferiche.
Successivamente, la vita dell’animale-uomo è
messa nuovamente in pericolo in prossimità dell’aeroporto dove è stato
necessario schivare diversi veicoli che, con i gas di scarico, hanno
contribuito ad intossicare maggiormente il ragazzo.
Superata la metropoli, egli spera di poter
attraversare con serenità il bosco che lo divide dalla costa ma, ancora una
volta, la visione dall’alto gli permette di aprire finalmente gli occhi e di
scorgere tutti i rifiuti che riempiono i prati e la spiaggia, a cui è arrivato
mentre ripensava a quella carta di merendina che, la sera prima, aveva lanciato
in terra, senza porsi alcun quesito morale.
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La visione orribile |
La visione del mare è nuovamente un tuffo al
cuore per il protagonista: liquidi di diverso genere e spazzatura solcano le
acque. Tuttavia, la fame supera il disgusto e il gabbiano si getta nelle acque
alla ricerca di un pesce ma, ad attenderlo vi è solo un anello di plastica di
una confezione di bottiglie a cui rimane incastrato con il collo.
Luca sta soffocando, pensa ai famigliari e, soprattutto, a ciò che ha sbagliato: sta forse subendo una punizione divina per essersi sempre disinteressato dei problemi ambientali? Ora, però, egli ha capito la lezione, anche se è stato necessario un modo drastico per comprendere la morale della vicenda; ora sa che deve far capire al prossimo l’importanza che ognuno deve avere nella lotta continua contro la degradazione dell’ambiente, causata dall’azione egoista dell’uomo…
Luca sta soffocando, pensa ai famigliari e, soprattutto, a ciò che ha sbagliato: sta forse subendo una punizione divina per essersi sempre disinteressato dei problemi ambientali? Ora, però, egli ha capito la lezione, anche se è stato necessario un modo drastico per comprendere la morale della vicenda; ora sa che deve far capire al prossimo l’importanza che ognuno deve avere nella lotta continua contro la degradazione dell’ambiente, causata dall’azione egoista dell’uomo…
Forse però è troppo tardi, la lezione potrebbe
diventare una punizione definitiva…
A questo punto, Luca si sveglia: è affannato e prova
ancora il senso di soffocamento causato da quella morsa che pian piano
stringerà ogni individuo se non avrà l’aiuto di tutti per liberarsi e per tornare
a respirare aria pulita.
Il ragazzo poi si calma, il peggio è passato e
ancora una volta il pensiero va verso la lezione che ha appena assimilato: egli
spera che, un giorno, ognuno potrà, come lui, oltrepassare l’indifferenza e la
paura e tranquillizzarsi sapendo di aver fatto tutto il possibile.
Sitografia foto:
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